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Ritiro del silenzio in monastero

Ritiro del silenzio 
Dal 13 al 15 dicembre 2024
  Ospiti in un centro buddista tibetano sul lago maggiore, Albagnano Healing Meditation Centre, dal 13 al 15 dicembre 2024, guidati dall'insegnante Sabrina Bartolomei. 

Un ritiro di meditazione in silenzio è un'esperienza di riflessione profonda e pratica spirituale, in cui i partecipanti si impegnano a non parlare per un periodo prestabilito, che può durare da pochi giorni a diverse settimane. Questi ritiri, spesso organizzati in centri specializzati o monasteri, offrono un ambiente protetto e isolato, favorendo la concentrazione e la connessione interiore.

Ecco alcuni degli aspetti principali:

1. **Meditazione profonda**: La pratica principale è la meditazione, spesso suddivisa in sessioni guidate e in autonomia. 
   
2. **Silenzio**: Il silenzio è una componente chiave. Evitando la conversazione, i partecipanti possono immergersi completamente nei loro pensieri e nella pratica, riducendo le distrazioni esterne.
   
3. **Disciplina**: I ritiri di solito seguono un programma di sessioni di meditazione, pasti semplici ea volte altre pratiche come lo yoga o la camminata meditativa.

4. **Scopo**: Il fine del ritiro è quello di sviluppare una maggiore consapevolezza, calma mentale e una connessione più profonda con sé stessi, spesso con l'obiettivo di una crescita spirituale o di guarigione interiore.

Hai intenzione di partecipare a un ritiro del genere o sei interessato a saperne di più su come funzionano?
contattami al 3479087299 Sabrina

  Viene versata la quota per il monastero che comprende il pernottamento, i pasti e l'uso della sala di meditazione:
€180 a persona in camera doppia con bagno
€135 a persona in doppia con bagno comune
€170 a persona in quadrupla con bagno in camera 

  Il corso di meditazione e' a offerta libera, a fine ritiro puoi fare un bonifico con offerta alla associazione Ananda Shanti costituita da Sabrina e Lama Michel per la pace interiore, come il fondamento più solido per la pace nel mondo 

Iscrizioni entro il 15 ottobre 2024
shanticesena@gmail .com 

La meditazione Vipassana è una delle tecniche di meditazione più antiche, originaria dell’India e strettamente associata agli insegnamenti del Buddha. “Vipassana” significa “vedere le cose come realmente sono” e la pratica mira a sviluppare una profonda consapevolezza della realtà, attraverso l’osservazione diretta e non giudicante di sé stessi e delle proprie esperienze.

Ecco alcuni punti chiave per approfondire la meditazione Vipassana:

1. Origini

Vipassana ha radici nel Buddhismo Theravada, una delle scuole più antiche del Buddhismo. Secondo la tradizione, il Buddha scoprì questa tecnica durante il suo cammino di illuminazione. Viene tramandata nel contesto monastico ma oggi è praticata da laici in tutto il mondo.

2. Scopo

Il fine della Vipassana è la purificazione della mente dalle impurità (come l’ignoranza, l’attaccamento, l’avversione), portando a una comprensione diretta della natura impermanente, insoddisfacente e priva di sé delle cose. Si crede che ciò possa portare alla liberazione dalla sofferenza.

3. Tecnica di base

Nella pratica Vipassana, l’attenzione si focalizza inizialmente sul respiro, usando l’anapanasati (consapevolezza del respiro) per calmare la mente e concentrarla. Dopo aver stabilito la concentrazione, l’attenzione si sposta sul corpo e sulle sensazioni fisiche, esplorando come tutto ciò che emerge (pensieri, emozioni, sensazioni corporee) sia temporaneo e in continuo cambiamento.

4. Osservazione imparziale

Uno degli aspetti centrali è sviluppare una consapevolezza equanime: osservare ciò che accade nel corpo e nella mente senza reagire, cercando di evitare il giudizio, l’attaccamento o l’avversione. Si osserva ciò che emerge (sensazioni, pensieri, emozioni) senza tentare di controllarlo o modificarlo.

5. Impermanenza (Anicca)

Un concetto fondamentale della Vipassana è la natura impermanente di tutte le cose (Anicca). Ogni esperienza è destinata a sorgere e poi svanire, che sia piacevole o spiacevole. Questa realizzazione profonda è alla base della liberazione dalla sofferenza, in quanto si impara a non attaccarsi a ciò che è fugace.


7. Benefici

La pratica Vipassana può portare numerosi benefici, tra cui:

    •    Maggiore consapevolezza e concentrazione
    •    Riduzione dello stress e dell’ansia
    •    Capacità di affrontare le emozioni difficili in modo più equilibrato
    •    Accettazione della realtà così com’è, senza resistenza
    •    Sviluppo di una visione profonda della natura della mente e del corpo

8. Impegno e difficoltà

La Vipassana richiede impegno, disciplina e pazienza, soprattutto perché durante i ritiri può essere difficile restare seduti per molte ore al giorno e affrontare il proprio mondo interiore senza distrazioni. Tuttavia, molte persone trovano che l’intensità del processo porti a profonde trasformazioni personali.

Hai interesse a iniziare una pratica di meditazione Vipassana o a partecipare a un ritiro?


 

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